L’obiettivo è promuovere l’Italia a 360°
Intervista alla Dott.ssa Flavia Maria Coccia (da buongiorno italia 10-11-12/2016)
Testo > Mario Trabalza
Nel corso dell’ultima tappa in Sardegna di Italia Food XP (Experience Italy South and Beyond) lanciata da Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), Unioncamere e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la promozione del Sud abbiamo incontrato la Dott.ssa Flavia Maria Coccia, dell’Isnart. A Lei abbiamo chiesto di farci un bilancio dell’iniziativa.
bi Dottoressa Coccia, facciamo un bilancio di Italia Food XP. Che riscontro avete avuto dai ristoratori italiani nel mondo, e in particolare da quelli in Germania, certificati con il marchio Ospitalità Italiana che hanno aderito all’iniziativa?
F.M.C. Positivo. La stragrande maggioranza dei ristoratori si è detta soddisfatta. In alcuni il fatturato per l’occasione è aumentato del 30%. I ristoratori hanno avuto la possibilità di promuovere a costo zero il loro locale, la loro cucina, i prodotti che utilizzano e la loro italianità. Noi siamo convinti che nella ristorazione moderna preparare un buon piatto non sia più sufficiente vista la forte concorrenza, anche quella sleale mossa dai falsi italiani. Occorre quindi alzare l’asticella, distinguersi, posizionarsi. Noi italiani siamo in grado di farlo perché abbiamo i prodotti, la tradizione enogastronomica, la cultura del cibo che tutti ci invidiano e che al momento è di moda in tutto il pianeta. Puntare sull’autentica italianità è una risorsa, spetta a noi, tutti insieme, sfruttare il vento in poppa. A questo può servire la piattaforma Italian Food XP.
bi Avete intenzione di ripetere o di allargare questa promozione?
F.M.C. L’iniziativa è stata pensata per valorizzare il patrimonio culturale ed enogastronomico delle regioni del Sud e per questo scopo è stato attivato un finanziamento ad hoc da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, grazie alla precedente legge finanziaria. Noi dell’Isnart intendiamo andare avanti ed estendere un progetto così importante per il turismo e l’enogastronomia italiani a tutte le altre regioni. Siamo convinti che questo sia uno dei modi migliori per promuovere l’Italia a 360°. Il nostro è un paese straordinario ma che per essere valorizzato al meglio va presentato nella sua totalità. Presentare una pietanza tipica regionale con i prodotti locali Dop raccontando al cliente il piatto, il prodotto utilizzato e con esso il territorio da cui proviene crea un circolo virtuoso che aiuta tutti: ristoratori, produttori, operatori turistici. Di conseguenza il cliente che gusta un buon piatto o beve un vino di eccellenza viene stimolato a visitare la regione da cui queste specialità provengono e ad acquistarle.
bi Il ruolo del ristoratore è centrale allora.
F.M.C. Assolutamente. I ristoranti italiani all’estero sono un veicolo formidabile per il made in Italy enogastronomico e il turismo, a patto che alla semplice preparazione di un ottimo piatto, come ho detto, segua la narrazione del piatto, del territorio e dei prodotti. I clienti dei ristoranti italiani vogliono esattamente questo: vivere e conoscere l’Italia. Sta a noi che siamo i deputati a farlo soddisfare al meglio questo bisogno.
bi Secondo Lei i ristoratori italiani all’estero sono consapevoli del loro ruolo così importante?
F.M.C. Non tutti e lo dico senza muovere rimproveri o polemizzare. Io rispetto e ammiro chi ha avuto il coraggio di andare all’estero, aprire un ristorante, proporre una buona cucina italiana e magari avere successo. Al giorno d’oggi però ci vuole di più: occorre valorizzare maggiormente quello che si offre, relazionarsi con gli altri, distinguersi da chi italiano non è e spaccia prodotti italiani falsi per autentici. Stiamo parlando del cosiddetto fenomeno dell’Italian Sounding che danneggia le nostre ditte produttrici e i ristoranti che utilizzano i nostri prodotti originali e tutto il made in Italy agroalimentare. Per stare al passo con i tempi non si possono affrontare le sfide del mondo globale con strumenti antiquati. Questo è il senso di un’iniziativa come Italian Food XP. Noi siamo a disposizione dei ristoratori italiani all’estero che si fregiano del marchio Ospitalità Italiana. Quando ci contattano, possiamo condividere strumenti e attività per aiutarli a competere in questo difficile mondo della ristorazione anche, mettendo loro a disposizione degli Chef italiani, grazie alla collaborazione con Alma la prestigiosa scuola di cucina italiana. Dobbiamo confrontarci e relazionarsi con il fine di crescere e migliorare tutti insieme.
bi Perché è importante il marchio Ospitalità Italiana? Cosa vorrebbe dire ai ristoratori italiani in Germania che non ne hanno ancora fatto richiesta?
F.M.C. Ospitalità Italiana è molto importante perché i ristoranti italiani nel mondo che se ne fregiano hanno soddisfatto dei criteri che consentono loro di presentarsi alla clientela come autentici italiani. E’ un valore aggiunto da esibire per il ristoratore e una garanzia per i clienti, i quali sanno che il ristorante che espone il marchio è autenticamente italiano. Ottenere il marchio è quindi molto positivo perché il ristoratore ha uno strumento concreto che lo certifica e lo distingue da chi italiano non è. Inoltre, se possibile, desidero rivolgermi ai ristoratori che hanno già ottenuto la certificazione.
bi Prego.
F.M.C. Partecipate alle iniziative in rete, comunicate, interagite sulla nostra pagina Facebook multilingua dove i vostri clienti possono leggere nella loro lingua madre le vostre iniziative e quelle dei vostri colleghi in Germania che hanno ottenuto il marchio Ospitalità Italiana. Prendetela come un gioco e giocate con noi: se fate un’iniziativa particolare nel vostro ristorante condividetela con noi rendendola virale sulla rete, dando così maggiore visibilità al vostro locale. Ci tengo a fare questo appello perché noto che i ristoratori italiani all’estero sono talvolta come delle isole che interagiscono poco tra di loro e con Ospitalità Italiana. Certamente resta fondamentale fare bene il proprio lavoro ma la visibilità sulla rete diventa sempre più centrale. La comunicazione sui Social Media fa ormai parte dei compiti del ristoratore perché il pubblico è curioso e la rete amplifica i messaggi. Sfruttate questa opportunità con noi.
Italia Food XP in cifre
Sui 2060 Ristoranti Italiani in 60 Paesi nel mondo certificati con il marchio Ospitalità Italiana oltre 200 sparsi in 12 Paesi europei hanno preso parte all’iniziativa dal settembre all’ottobre scorso. I ristoranti, che vantano un potenziale di 9 milioni di clienti all’anno, hanno proposto alla propria clientela dei menu con le eccellenze enogastronomiche delle regioni meridionali: Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna, Calabria e Sicilia. Si stima che siano stati 200mila i clienti che hanno degustato 392 ricette regionali del Sud Italia nel corso delle settimane enogastronomiche. Accanto al menu l’iniziativa ha visto inoltre la promozione dei territori e delle località turistiche, di 253 prodotti Dop e Bio attraverso degustazioni, presentazioni e serate di animazione per complessivi 15 eventi. Un’iniziativa circolare che ha unito cucina, turismo e produzione certificata con lo scopo di far conoscere le bellezze e le bontà del nostro Mezzogiorno. Sulla pagina Facebook che è piaciuta a oltre 18mila persone (dati aggiornati all’inizio di ottobre) ci sono state oltre 1.400.000 persone raggiunte ovvero a cui sono stati mostrati i post. A Facebook si devono aggiungere i dati dell’Account twitter e di Instagram.