di Clara Ippolito
Bere Rosa è un evento dedicato ai vini rosati organizzato da Cucina&Vini (magazine di enogastronomia) nel bel mezzo dell’estate romana. Dedicato a tutti i wine lover, propone ogni anno il meglio che c’è nel Bel Paese in fatto di rosé, una tipologia che ha avuto ormai da qualche tempo a questa parte la sua bella rivincita sui confratelli bianchi e rossi. A dimostrarlo, ancora una volta, l’edizione 2017 con la consueta affluenza di pubblico, che ha riempito le meravigliose sale e il lussureggiante giardino dell’ottocentesco Palazzo Brancaccio, storica location della kermesse.
In degustazione oltre 200 etichette di vini rosati, spumanti e fermi, bottiglie made in Italy che negli ultimi anni hanno messo in risalto un grande miglioramento sul fronte qualitativo e della valorizzazione, che fa il paio con una crescita dei consumi mondiali stimati per il 2018 intorno ai 25 milioni di ettolitri.
In pole position in fatto di apprezzamento dei rosé l’Europa (23,6 mln hl prodotti nel 2015, +3% sul 2014) con Francia, Germania, Regno Unito, Italia e Spagna che ne consumano oltre il 70% assieme agli USA. Il nostro Paese, in particolare, copre il 4% dei consumi globali, soprattutto attraverso le vendite nella Gdo, dove i rosati registrano un +1,3% in volume e un +3% in valore con 51,2 mln di euro ad aprile 2017.
Numeri che per la sola tipologia spumante salgono addirittura a +10,3% in volume e a +7,4% in valore (11,5 milioni di euro) e che, comunque, testimoniano la crescente attenzione da parte dei consumatori verso questi vini. Prodotti molto versatili nell’abbinamento, sempre più apprezzati dalle fasce adulte così come dai giovani, che lo preferiscono al calice specialmente durante l’aperitivo.
Credits: Pierfrancesco Venturato – Clara Ippolito