Testo di Clara Ippolito
Nel nome è scritto il destino di questa maison adagiata su un’amena collina in quel di Monte Porzio Catone, nel cuore dei Castelli Romani. Un’altura dove l’uva è sempre stata la più buona: non a caso le volpi – ghiotte dei migliori grappoli – ci venivano a frotte.

Rispettosa sin dagli esordi del terroir e degli antichi retaggi produttivi (ben coniugati con l’innovazione tecnologica), l’azienda Poggio Le Volpi ha oggi al suo attivo altre, importanti referenze: fra queste il Roma Doc, un vino intitolato all’Urbe e alla sua omonima denominazione, che prevede anche un’edizione limitata espressione di una certosina selezione di Montepulciano, Cesanese e Syrah.
E, come se non bastasse ci sono poi i tenimenti di Puglia, quelli della consorella Masca del Tacco, azienda estesa tra Manduria e Torricella, altro fiore all’occhiello di Mergè che, buongustaio di lungo corso, di recente ha inaugurato anche il bistrot Epos Wine&Food. Uno spazio posto accanto al poggio, da cui si gode una vista mozzafiato e dove si può degustare la collezione vinicola aziendale (ma non solo) allietata da una cucina del territorio frutto dell’estro del Resident Chef Daniele Corona.
www.poggiolevolpi.it
Credit Azienda Poggio Le Volpi




