di Mario Trabalza
Passo in avanti nella difesa del made in Italy. Come annunciato dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e da quello dello sviluppo economico Carlo Calenda, dall’inizio del 2018 entreranno in vigore due decreti che renderanno obbligatoria l’indicazione dell’origine del riso e del grano della pasta. Il governo italiano, anticipando così gli altri paesi dell’Unione Europea, attua pienamente il regolamente europeo 1169 risalente al 2011. Scopo dei decreti è assicurare al consumatore la massima trasparenza attraverso una più completa etichettatura, così come è stato recentemente fatto per i prodotti lattiero caseari.
Le ditte, a partire dalla pubblicazione dei decreti sulla Gazzetta Ufficiale, avranno 180 giorni di tempo per adeguarsi. L’obbligo diventerà obbligatorio e definitivo dal 16 febbraio per il riso e dal 17 febbraio per la pasta. I decreti trovano il pieno appoggio dell’opinione pubblica italiana che intende sapere se i prodotti che consuma sono veramente italiani. A testimoniarlo è il sondaggio svolto online nel sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sulla trasparenza delle informazioni dei prodotti agroalimentari sulle etichette. Ebbene ben l’85% del campione composto da oltre 26mila partecipanti ha chiesto di voler conoscere l’origine delle materie prime per essere sicuro del rispetto degli standard di sicurezza.
Per maggiori informazioni: www.politicheagricole.it