Paolo Micheletti è la simpatia fatta persona. Toscano di Pisa dalla battuta pronta e arguta, Chef diplomato all’Accademia Italiana è alla sua seconda partecipazione come giurato ai tavoli alla 26esima edizione del Campionato Mondiale della Pizza svoltosi a Parma lo scorso maggio.
bi Come si sente nella veste di giurato?
P.M. A mio agio, qui c’è un’atmosfera fantastica ed è tutto molto ben organizzato. Quest’esperienza è molto importante perché come molti miei colleghi giurati veniamo non solo per giudicare ma soprattutto per imparare da professionisti che ci offrono spunti interessanti da sviluppare nella nostra professione.
bi Come è cambiato il mestiere del pizzaiolo?
P.M. Moltissimo. Al giorno d’oggi i pizzaioli per quanto riguarda l’approccio con la materia prima si ispirano alla cucina. Dalla pizza semplice con pochi gusti, diciamo standard, del passato si è passati a pizze più elaborate, più coraggiose per quanto riguarda la scelta e lo studio della materia prima. Qui al campionato l’intraprendenza e il sapere dei pizzaioli trova il giusto palcoscenico.
Altre interviste ai protagonisti del Campionato Mondiale della Pizza potete leggerle nello Speciale Pizza pubblicato su buongiorno italia 04-05-06/2017.