Testo di Clara Ippolito
Nel nome è scritto il destino di questa maison adagiata su un’amena collina in quel di Monte Porzio Catone, nel cuore dei Castelli Romani. Un’altura dove l’uva è sempre stata la più buona: non a caso le volpi – ghiotte dei migliori grappoli – ci venivano a frotte.
Ecco perché Felice Mergè (nella foto a destra), forte di una lunga storia vinicola familiare, nel 1996 l’ha scelta per piantare le radici della sua azienda: produttore illuminato e innovativo, da sempre attento alla tradizione, qui ha creato vini figli di un territorio ad alta vocazione enologica. E, siccome la ricchezza ampelografica secolare del luogo non mente, il frutto dei 35 ettari di proprietà – popolati prevalentemente di vitigni autoctoni (in primis Malvasia del Lazio e Trebbiano) – arriva in bottiglia esprimendosi con dei cult quali l’Epos Frascati Superiore Docg e l’Asonia Frascati Doc Spumante.
Rispettosa sin dagli esordi del terroir e degli antichi retaggi produttivi (ben coniugati con l’innovazione tecnologica), l’azienda Poggio Le Volpi ha oggi al suo attivo altre, importanti referenze: fra queste il Roma Doc, un vino intitolato all’Urbe e alla sua omonima denominazione, che prevede anche un’edizione limitata espressione di una certosina selezione di Montepulciano, Cesanese e Syrah.
E, come se non bastasse ci sono poi i tenimenti di Puglia, quelli della consorella Masca del Tacco, azienda estesa tra Manduria e Torricella, altro fiore all’occhiello di Mergè che, buongustaio di lungo corso, di recente ha inaugurato anche il bistrot Epos Wine&Food. Uno spazio posto accanto al poggio, da cui si gode una vista mozzafiato e dove si può degustare la collezione vinicola aziendale (ma non solo) allietata da una cucina del territorio frutto dell’estro del Resident Chef Daniele Corona.
Con questa chicca del gusto fa il paio Barrique, ultima creatura di Felice che, non pago dei suoi tanti successi, ha appena inaugurato un elegante ristorante, sostenuto come sempre nell’impresa dalla sua raffinata compagna Rossella Macchia. L’elegante locale è incastonato in un magnifico ambiente, in passato destinato all’affinamento dei nettari dell’azienda, in cui l’Executive Chef è niente di meno che lo stellato di origine tedesca Oliver Glowig. Insomma, al meglio non c’è mai fine.
www.poggiolevolpi.it
Credit Azienda Poggio Le Volpi