L’Italia supera la Cina nella produzione di pomodoro da industria a livello mondiale. Al termine della campagna di raccolta 2016 i dati vedono il nostro paese piazzarsi con una produzione pari a 5,6 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato (pari al 14% della produzione mondiale), al secondo posto dietro gli Stati Uniti e davanti alla Cina che nel 2015 si era pizzata al secondo posto. A comunicare i dati e il sorpasso sulla Cina è stato il Direttore dell’Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali) Giovanni De Angelis in occasione del Tomato Day promosso da Cibus Tec alla Fiera di Parma. I dati Anicav ci dicono inoltre che il pomodoro made in Italy vale complessivamente 3,2 miliardi di euro. 1,6 milardi è il valore delle esportazioni, in gran parte verso l’Europa (60% con in testa Germania, Francia e Regno Unito), gli Stati Uniti, il Giappone e l’Australia. L’aspetto interessante è che, storicamente, le esportazioni del nostro pomodoro hanno seguito la scia prima dell’emigrazione italiana all’estero, poi dello sviluppo della nostra ristorazione all’estero e ora, a fare da traino, è il successo della cucina italiana a livello familiare in tutto il pianeta, grazie alla grande popolarità di pizza e pasta, pietanze simbolo del made in Italy alimentare che si sposano alla perfezione con il pomodoro. Un ultimo dato: nel 2016 sono state trasformati circa 38 milioni di tonnellate di pomodoro nel mondo e si è registrata una diminuzione dell’8% rispetto alla produzione dell’anno precedente.
Sito dell’Anicav: www.anicav.it